09.07.2016

IIneffabile, L’apoeteosi di un giorno - Brunilda Ternova

IIneffabile
di Brunilda Ternova

E’ così raro che io possa avere trovato te,
in mezzo ai miasmi della mia esistenza calda ed instabile,
in un passato remoto infiammabile,
nel dire delle cose battendo contro confini,
ad ognuno di quelli che tu esponi nudi al sole ed effimeri.

E’ così unico che io possa aver incontrato te,
sollevando maree frantumando battigia con forza e sudore,
in un presente tutto da assestare,
con l’anima ricolma conferendo odio e amore,
in un tempo indefinibile mentre affronti qualcosa di superiore.

E’ così singolare che io possa aver dissotterrato te,
ferma e stupita ecletticamente accanto a me,
in una riscoperta timida tutta da afferrare,
mentre quel qualcosa di superiore ti prendeva in sposa,
divenendo forza della natura in eterno maestosa.

E’ così strano che io non possa avere avuto accesso a te,
che aspiri davvero a diventare ciò che intimamente sei,
in un futuro tutto da ridimensionare,
qualcosa di superiore che agli altri trascende,

come psicostasia molteplice per quello che incede solennemente.  


L’apoeteosi di un giorno
di Brunilda Ternova

Un giorno e t’ innalzi funesta,
e le pieghe dei pensieri ti trascinano,
per non lasciarti tregua nella tua solitudine rumorosa,
intonando frequenze diverse superstiziosamente.

Succhiando le energie del mondo che fu e non c’è più,
e rincorrendo me stessa per le strade abbandonate della mia città,
un giorno sommergerò la mia improvvisata vita nel nulla,
ottusamente portandoti rancore subdolo.

Il nulla e il tutto mi parlerà di lacrime un giorno,
e affermando e rinnegando il perfetto contrario come al solito,
innamorata del mio specchio incantato gli chiederò che parli di me,
scatenando la tua collera nei miei voli pindarici.

Come sciamano dell’anima nel tuo corpo sconosciuto,
e sempre accanto per immergermi un giorno sprovvista di energie,
nel rilievo del tuo petto lineare mai sfiorato,
poggerò imperscrutabile l’amore arcano di me stessa.

Dovrò amarti di nuovo un giorno,
e dovrò permalosamente imparare a riamarti sai,
raccontarti con sguardi ingenui e sorrisi ardenti,
dei nuovi sentimenti da incontrare per gioco.

Ripescando gli interrogativi della mia tenera età,
e se tu avessi, potessi, fossi anche tu un novello Parsifal,
alla ricerca di cianfrusaglie e del mio santo graal,
allora sì avrei, potrei, sarei … un giorno.



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