IIneffabile
di Brunilda Ternova
in
mezzo ai miasmi della mia esistenza calda ed instabile,
in
un passato remoto infiammabile,
nel
dire delle cose battendo contro confini,
ad
ognuno di quelli che tu esponi nudi al sole ed effimeri.
E’
così unico che io possa aver incontrato te,
sollevando
maree frantumando battigia con forza e sudore,
in
un presente tutto da assestare,
con
l’anima ricolma conferendo odio e amore,
in
un tempo indefinibile mentre affronti qualcosa di superiore.
E’
così singolare che io possa aver dissotterrato te,
ferma
e stupita ecletticamente accanto a me,
in
una riscoperta timida tutta da afferrare,
mentre
quel qualcosa di superiore ti prendeva in sposa,
divenendo
forza della natura in eterno maestosa.
E’
così strano che io non possa avere avuto accesso a te,
che
aspiri davvero a diventare ciò che intimamente sei,
in
un futuro tutto da ridimensionare,
qualcosa
di superiore che agli altri trascende,
come
psicostasia molteplice per quello che incede solennemente.
L’apoeteosi
di un giorno
di
Brunilda Ternova
e
le pieghe dei pensieri ti trascinano,
per
non lasciarti tregua nella tua solitudine rumorosa,
intonando
frequenze diverse superstiziosamente.
Succhiando
le energie del mondo che fu e non c’è più,
e
rincorrendo me stessa per le strade abbandonate della mia città,
un
giorno sommergerò la mia improvvisata vita nel nulla,
ottusamente
portandoti rancore subdolo.
Il
nulla e il tutto mi parlerà di lacrime un giorno,
e
affermando e rinnegando il perfetto contrario come al solito,
innamorata
del mio specchio incantato gli chiederò che parli di me,
scatenando
la tua collera nei miei voli pindarici.
Come
sciamano dell’anima nel tuo corpo sconosciuto,
e
sempre accanto per immergermi un giorno sprovvista di energie,
nel
rilievo del tuo petto lineare mai sfiorato,
poggerò
imperscrutabile l’amore arcano di me stessa.
Dovrò
amarti di nuovo un giorno,
e
dovrò permalosamente imparare a riamarti sai,
raccontarti
con sguardi ingenui e sorrisi ardenti,
dei
nuovi sentimenti da incontrare per gioco.
Ripescando
gli interrogativi della mia tenera età,
e
se tu avessi, potessi, fossi anche
tu un novello Parsifal,
alla
ricerca di cianfrusaglie e del mio santo graal,
allora
sì avrei, potrei, sarei … un giorno.
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